Corso Professionale

Sebbene la suddivisione della musica in vari generi abbia sempre meno significato con la continua contaminazione che avviene tra i vari stili, possiamo affermare che il jazz ha nell’improvvisazione una caratteristica peculiare, rispetto ad altri linguaggi come il pop o il rock. Se parliamo del jazz standard nell’accezione più comune del termine, i musicisti improvvisano per la maggior parte del tempo, sia quando accompagnano che quando suonano i loro soli, ed interagiscono tra loro in tempo reale, il cosiddetto interplay. Queste caratteristiche rendono più particolare e impegnativa la stesura di un programma didattico.

OBIETTIVO

L'obiettivo che si pone il corso professionale di Lizard Jazz è quello di far crescere musicalmente gli allievi attraverso un percorso che tenga conto di alcuni punti fermi, importanti per una solida impostazione generale, cercando comunque di valorizzare le caratteristiche personali, fattore imprescindibile per una crescita artistica.

IL PERCORSO MUSICALE / DIDATTICO

Nella musica jazz il punto d'arrivo per un/una cantante o un/una musicista è sviluppare un proprio linguaggio, una personale tecnica vocale o strumentale e un proprio approccio all’improvvisazione. In sintesi trovare la propria voce, il proprio sound. Di fatto si tratta di elementi difficili da valutare. Basta prendere ad esempio musicisti come Thelonious Monk o John Scofield per capire che non si può imporre di suonare in un certo modo un brano standard. Provare a essere innovativi, o per lo meno sinceri e personali, è il traguardo per il musicista jazz.

Conseguente a questa premessa è la domanda: come costruire un percorso didattico per affrontare il jazz? Ci si può provare affrontando in modo progressivo quelli che sono elementi essenziali per la crescita musicale, che siano d'aiuto per poi affrontare una ricerca stilistica personale, per esempio studiare il repertorio e le strutture standard, il linguaggio dei grandi solisti, la storia del jazz, esercitare l'allenamento dell'orecchio, affrontare le varie tecniche riguardanti l'improvvisazione, la lettura musicale ed altro ancora. Il corso indetto dall'Accademia Lizard punta a questo: fornire i migliori mezzi possibili agli allievi per far sì che poi possano crescere camminando sulle proprie gambe.

CONCLUSIONE

Come tutti i generi musicali il jazz è un linguaggio con tutto il suo ventaglio di "dialetti", e come tale va pensato. Per poter parlare agli altri e con gli altri non basta conoscere regole grammaticali e tecniche di vario tipo. La strada maestra è ascoltare i dischi, appassionarci alle canzoni ed imparare dai grandi musicisti, sia dai maestri del passato che dai contemporanei. Se a tutto questo riusciamo ad affiancare un valido percorso di crescita tecnica e musicale ad ampio spettro, allora probabilmente stiamo facendo la strada giusta.

I CORSI PROFESSIONALI

STRUTTURA DEL CORSO

Il corso professionale è articolato su 5 livelli e prevede esami per il passaggio al livello superiore. Al raggiungimento del terzo livello viene rilasciato un attestato di licenza, al raggiungimento del quinto livello viene rilasciato il diploma. E' possibile utilizzare la formula online sia per quanto riguarda le lezioni che lo svolgimento degli esami, previo accertamento della qualità della connessione e della postazione audio/video dell'allievo.

professionale chitarra

CHITARRA

a cura di Luca Gelli

OBIETTIVI GENERALI

  • Repertorio di minimo 40 standard, più vari temi e strutture di blues, minor blues e rhythm changes
  • Sviluppo della lettura melodica, ritmica e dei simboli degli accordi
  • Sviluppo del linguaggio e della pronuncia jazzistica attraverso lo studio di almeno 20 soli e la pratica del repertorio
  • Approfondimento delle strutture standard: jazz blues, minor blues, rhythm changes in varie tonalità
  • Sviluppo del linguaggio chitarristico in “chord melody” attraverso lo studio di almeno 4 brani
  • Sviluppo della pratica dei accompagnamento in vari stili (swing, bossa nova, modale…), attraverso l’esercizio su esempi e la pratica sui brani del repertorio
  • Solfeggio
  • Teoria e armonia
  • Armonia applicata
professionale piano

PIANOFORTE / TASTIERE

a cura di Vincenzo Genovese​

OBIETTIVI GENERALI

  • Solfeggio parlato (in chiave di violino e di basso) e ritmico
  • Teoria e armonia
  • Simboli degli accordi, voicings, armonia sullo strumento
  • Repertorio: un minimo di 40 standard jazz
  • Strutture in diverse tonalità: Blues, Minor blues, Rhythm Changes
  • Lettura melodica e ritmica
  • Capacità di improvvisazione
  • Linguaggio e pronuncia jazzistica attraverso sia lo studio di almeno 20 soli di grandi jazzisti
  • Pratica di accompagnamento come unico strumento armonico in varie formazioni
  • Pratica di accompagnamento in vari stili (swing, bossa-nova, modale, funk, latin)
  • Introduzione allo studio dei brani in 12 tonalità
  • Introduzione alla trasposizione estemporanea degli standard jazz
  • Introduzione all’arrangiamento e composizione.
professionale vox

CANTO

a cura di Elisa Mini​

OBIETTIVI GENERALI

  • Sviluppo della lettura melodica, ritmica e intonazione delle specie di accordo con rivolti
  • Sviluppo del linguaggio e della pronuncia jazzistica attraverso lo studio di almeno 10 soli e la pratica del repertorio. Studio delle sillabe dello Scat singing attraverso metodi ed esercizi mirati
  • Studio delle varie strutture standard: song AABA, ABAC ecc…, jazz blues, minor blues, rhythm changes
  • Sviluppo della pratica dell’esposizione e della variazione tematica nei vari stili (swing, bossa nova, modale...)
  • Repertorio di minimo 20 standard, più vari temi e strutture di blues, minor blues e rhythm changes
  • Studio del solfeggio parlato (in chiave di violino e di basso) e ritmico
  • Studio di teoria e armonia

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